mercoledì 11 aprile 2012

VEGANISMO: UNA LETTERA A VALDO VACCARO



                 EVVIVA LA CENTRIFUGA! 

Caro Valdo, hai risposto indirettamente con una tesina sui centrifugati da appendere
al muro e venerare con l'incenso al sandalo per bellezza e usabilità, fugando sul
nascere dubbi e incertezze come ad esempio sui centrifugati di verdure verdi
da usare come anche tu dici parcamente per evitate disturbi.
Poco fa, prima centrifuga di carote fresche (di media grossezza) previamente
leggermente raschiate (ma erano prive di terra) e mondate della parte
superiore troppo dura, diciamo di 1 cm, circa.
Tantissimo scarto che non saprei come usare (mi viene in mente una
maschera di bellezza per mia madre e mia sorella).
Non sto ad annoiarti con cose che già sai da sempre, ma io i aspettavo
dal centrifugato di carote, un succo liquido, sciolto magario un filino
pepato, invece è risultato un succo piuttosto cremoso, incredibilmente
dolce dal sapore vellutè, senza iperbole, straordinariamente gustoso:
ora capisco perchè battevi sempre sul tasto delle carote centrifugate!
In verità, se in 1 anno e mezzo di veganismo fatto a spizzichi e bocconi,
con molti giorni 'neri', ma anche molti da pallino verde (virtuosi), la peggior
mancanza era quella della varietà: veganismo fatto solo di kiwi, arance
pompelmi, frutta secca non sempre, e poco altro (pur se a tavola
tanti i pasti rigorosamente vegani), ora mi rendo conto che con la
centrifuga il gap vegetale sarà se non altro di molto attutito.
Mentre scrivo e ti saluto, ho le mani che ancora mandano uno
strabiliante profumo di carote e fragole (ho centrifugato anche una grossa
vaschetta di fragole fresche, ma a parte)!
Buono il centrifugato di fragole, ma quello di carote mi ha davvero
colpito per bontà.

CC







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