lunedì 14 ottobre 2013

E' MORTO PRIEBKE, IL CARNEFICE, IL BOIA


 Erik Priebke, il boia, il trucido, il crudele assassino delle Fosse Ardeatine,
è passato, anche lui, a miglior vita.
Anche lui discende nell'Ade, fra le ombre di chi ha ucciso, e di chi ha fedelmente, ciecamente, ostinatamente servito.
Priebke, a differenza di Alfano, ha servito fino alla fine il Grande Capo,
fedelmente, anzi di più: non 330, ma 335 ''italianen'', ha mandato al macero,
per compiacere chi lo stipendiava.
E non ha mai rinnegato, come molte teste d'uccello di oggi, il suo passato.
Per questo, non riesco ad odiarlo.
Hanno il sacrosanto diritto di odiarlo gli eredi delle vittime, lo odiano a morte gli israeliti, questo non si puo' mettere in discussione.
Ma ora Priebke, per uno strano caso del destino, guarda un po',
è morto anche lui.
E nessuno lo vuole, nessun prete vuol dargli l'estrema unzione, nessuna parrocchia vuol celebrare le sue esequie, nessun cimitero vuole tumularlo, nessuna città lo vuole nei suoi camposanti.
Il vile pretoriano, ahinoi, era, in fondo anche lui, un essere umano, magari ripugnante, per la sua sprezzante insensibilità nel riconoscere l'enormità dell'eccidio, ma senza fare stupida dietrologia, che, le rappresaglie, le hanno fatte soli i crucchi?
Noi (e la storiografia ufficiale lo ha rivelato da non molto tempo, ed era ora), italiani 'brava gente', in Abissinia, in Somalia, in Etiopia, ed il Libia, a chi si opponeva alla conquista, che è sempre spoliazione, saccheggio ed occupazione, non regalavamo certo cioccolatini.
Le rappresaglie di quel sant'uomo di Graziani nel Corno d'Africa contro le inermi popolazioni locali (pastori nomadi, in maggioranza), non si basavano sul lancio di boccioli di rosa, ma sul lancio di gas nervino (non solo Saddam e Bashar Assad, hanno gasato l'avversario).

 www.storiain.net/arret/num146/artic5.asp

Quindi, concludendo, per me, che questo Priebke lo mettano sotto terra disteso, bocconi, piegato a novanta gradi o lo seppelliscano in piedi, non me ne frega niente, ma l'umana pietà, se noi umani ancora ci differenziamo dalle bestie, non deve lasciare il posto a tante tante tante chiacchiere che si leggono purtroppo ovunque.
Per la madonna! , Fate un buco nel terreno e gettatelo là dentro, ma seppellitelo, o lo vogliamo proprio, per davero, lasciarlo in pasto agli avvoltoi ed alle ponghe?
O lasciarlo per 50 anni in un frigorifero all'obitorio?
Mettendoci, sto per dire, al suo stesso livello di crudeltà.

     
    SAGGEZZA DI SICILIA


Mestamente, il piccolo grande sindachetto di uno sconosciuto paesino del messinese, si è offerto di seppellire Priebke nel camposanto del suo paese: pare che la messa e l'inumazione la voglia fare lui stesso, che addittura ha scavato, pala e piccone, la fossa nel cimitero: lui, giustamente ha pensato che in una terra martoriata da secoli dalle Mafie, che ha mietuto vittime come il grano tagliato, ci fosse in fondo ben posto anche per un carnefice in piu': perchè se i capimafia e vittime della mafia sono seppelliti a volte, per un macabro scherzo del destino, uno accanto all'altro, che importanza vuoi che abbia, se ad essere sepolto fra di loro ci sia il Boja delle Fosse Ardeatine, che anziche' ammazzarne 330 ne ha ammazzati 335, contravvenendo alle Convenzioni di Ginevra, come se i 330 morti  'regular' non contavano un cazzo, e i cinque in piu' invece erano eroi nazionali...
La morte è morte.
Da vivi si possono dire tante cose, una volta morta, una persona, non esiste più.